Dove la via Emilia incrocia le valli del Lamone e del Senio,
inizia la Strada del Sangiovese e dei Sapori delle Colline di Faenza, un
circuito di delizie della tradizione contadina romagnola che si snoda lungo
l'Appennino daentino, fino ai confini con la Toscana.
Frutteti, vigneti e
uliveti accompagnano l'occhio di chi la percorre in bicicletta, sfruttando la
rete di strutture aderenti al progetto Love Bike Romagna, mentre il palato può
gustare i molteplici sapori di un ricco paniere. Autorevoli i riconoscimenti
ottenuti dai vini: l'Albana, primo bianco in Italia a fregiarsi della DOCG,
sempre più apprezzato nella versione Passito, i bianchi DOC Trebbiano e
Pagadebit, i rossi DOC Sangiovese e Cagnina, fino alla DOC tipica dei Colli di
Faenza, bianco o rosso. Eccellenti le specialità che offre questa terra: lo
Scalogno di Romagna (IGP dal 1997), il pregiato olio extravergine di oliva di
Brisighella DOP (dal 1996), i formaggi ricavati sia dal latte vaccino, come
squaquerone, raviggiolo, sia dal latte di pecora e capra, come pecorini e
caprini anche aromatizzati alle erbe officinali.
Su alcune di queste pendici pascola la Razza Romagnola,
bovino dalle pregiatissime carni, e sopravvive la Mora Romagnola, rara specie
suina da cui si ricavano ottimi salumi. Vengono prodotte anche ottime carni
ovine con il marchio "Qualità controllata" che ne garantisce la
qualità e la provenienza da allevamenti locali.
Ai confini con la pianura si coltivano Pesche di Romagna e
Nettarine (entrambe a marchio IGP), kiwi, albicocche; nei boschi appenninici si
raccolgono marroni, nespole e corniole.
Molte altre sono le occasioni che paesi e borghi delle
"Terre di Faenza" offrono per calarsi in un microcosmo di sensi vario
ed antico, dove i cicloturisti potranno trovare ristoro e nuova energia per i
loro tour.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.